Trama
C’è un nonno tuttofare, Gerri (Vincenzo Salemme), attento e premuroso, che vive con la famiglia della figlia, aiuta in casa e cura i nipoti. Un giorno arriva a sorpresa, dopo anni vissuti all’estero, l’altro nonno, Tom (Max Tortora). Tra i due, neanche troppo anziani, si instaura una competizione, per chi riuscirà a stare di più nelle grazie dei nipoti, che li porta a sfidarsi in tutto e per tutto.
Un film per famiglie pensato esplicitamente per il pubblico dei più piccoli accompagnati che trova nell’interpretazione ‘competitiva’ di Vincenzo Salemme e Max Tortora una delle ragioni di essere.
La guerra dei nonni è una di quelle commedie che si basa principalmente sull’alchimia che si crea tra la coppia di interpreti che qui sono, per la prima volta insieme, il napoletano Vincenzo Salemme e il romano Max Tortora.
La regia di Gianluca Ansanelli, già al suo quarto film (è ora su un nuovo set) oltre ad aver scritto innumerevoli sceneggiature (per Alessandro Siani per esempio), così come la sceneggiatura scritta dallo stesso regista con Tito Buffulini, si limita però alla messa in scena delle varie situazioni, più o meno comiche, senza mai portare i presupposti narrativi alle loro estreme conseguenze.
Così le caratterizzazioni dei due nonni in pensione (beati loro, Salemme ha 66 anni e Max Tortora 60) sono appena accennate e mai esasperate come una certa vis comica vorrebbe. I due non sembrano il diavolo e l’acqua santa e quindi il loro approccio nella famiglia, per rubarsi e conquistarsi il favore dei nipoti, non si rivela così dissimile, se non per banali e stereotipate differenze con uno che prepara del cibo forse fin troppo sano e l’altro che consente ai nipoti di andare in un fast food.
fonte: MyMovies